Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV-TR) definisce il disturbo d'ansia generalizzato (DAG) come una condizione nella quale la persona percepisce "ansia e preoccupazione eccessive, che si manifestano per la maggior parte del tempo e per almeno 6 mesi nei riguardi di una quantità di eventi o attività. La persona ha difficoltà a controllare la preoccupazione. L’ansia e la preoccupazione sono accompagnate da almeno tre sintomi addizionali da un elenco che include irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare e sonno disturbato. L'ansia, la preoccupazione o i sintomi fisici causano disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti".  

La teoria cognitiva identifica come cause del disturbo alcune sostanziali valutazioni distorte, alcune prevalentemente legate al sintomo ed alcune di natura auto-valutativa:
1. convinzioni legate al sintomo: timori per la propria salute fisica, per la sorte di persone care e di eventi esterni imprevisti. Convinzione che il mondo sia pieno di minacce e di pericoli; che le situazioni anche solo potenzialmente pericolose condurranno ad esiti negativi; che anche dietro agli eventi più neutri si possano nascondere pericoli;
2. convinzioni auto-valutative: convinzione di essere particolarmente soggetto a rimuginare (formulare continuamente pensieri predittivi di eventi negativi) per debolezza psicologica, carattere ansioso, tendenza ad esagerare. La persona con DAG ha una teoria per cui non può permettere che ci sia il rischio che le cose vadano male: ritiene che sia possibile, attraverso il rimuginio, tentare di prevedere/conoscere gli eventi. Pertanto, vuole conoscere in dettaglio tutte le possibilità negative per evitarle, ma non si ritiene in grado di controllarle, manipolarle e neutralizzarle attivamente.

Trattamento del disturbo d'ansia generalizzato: il trattamento del disturbo d'ansia generalizzato si concentra primariamente sull'identificazione delle emozioni negative, sulla messa in discussione del modo di pensare dominato dal rimuginio, e dei pensieri negativi legati alle minacce potenziali e al rischio di perdere il controllo; infine, sull'apprendere come trasformare il fallimento in opportunità.

 

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